Efficientamento in Garfagnana #2 – Il fotovoltaico che ti porta in classe A
E’ passato qualche tempo da quando abbiamo parlato di questa casa nel bosco della Garfagnana.
Avevamo appena concluso il Superbonus col quale aveva guadagnato la classe D.
Ricorderete, forse, che la cliente l’aveva messa in vendita per spostarsi a Lucca seguendo gli studi della figlia.
Nel giro di due mesi la casa del bosco ha trovato nuovi proprietari.
Un processo di vendita così veloce si deve ad alcune soluzioni distributive ed estetiche che sono risultate molto attrattive.
Un altro fattore fondamentale è stata la classe energetica, di ben tre livelli maggiore rispetto alla media degli immobili disponibili in zona.
Specie all’estero tale dfifferenza assume grande importanza.
Ecco un breve aggiornamento …
La classe A – il nuovo obiettivo
Qualche giorno dopo la comprevendita i nuovi proprietari ci hanno contattato per comunicarci il loro ambizioso obiettivo: portare l’immobile in classe A.
L’immobile era appena stato ridipinto, i nuovi serramenti appena posati; era chiaro che la strada più conveniente per produrre altri quattro salti di classe era il fotovoltaico, magari abbinato alla posa di oscuranti alle finestre.
In effetti i tempi stretti, la scarsità di fornitori, la mancanza di informazioni, avevano giocato a sfavore del fotovoltaico all’epoca del Superbonus.
Per supplire alla sua assenza avevamo progettato l’impianto di riscaldamento a pompa di calore corredandolo di un modulo solare termico che contribuiva a riscaldare l’accumulo d’acqua alleviando il carico della pompa.
Il bilancio energetico sarebbe cambiato radicalmente se il modulo solare termico fosse stato aiutato da un campo fotovoltaico di 10 kw di picco capace di caricare un pacco batterie di 10 kW.
La classe A era un obiettivo realistico.
Il progetto dell’impianto termico dell’edificio aggiornato col gruppo di produzione e stoccaggio del campo fotovoltaico (passa sull’immagine per ingrandirla)
Il progetto in sintesi
Qui sotto proponiamo il progetto fotovoltaico.
Evitiamo di scendere troppo nel tecnico, ci limitiamo al rapporto tra sito (esposizione, ombreggiamenti locali e geometria dell’orizzonte) e immobile, modellato con l’impianto in copertura.
Le tabelle che seguono, oltre ai pochi dati tecnici descritti (tipologie d’inverter e schema dell’impianto) mostrano come varia, nei mesi, il contributo del campo fotovoltaico .
Dall’anno si passa alla giornata nelle tabelle che mostrano il bilancio tra energia immessa in rete e prelevata tenendo conto dell’apporto delle batterie.
Molto utile, infine, la timeline che mostra quando e come l’investimento comincia a pagare (dal settimo anno) specie se confrontata coi dati a sinistra del diagramma che spiegano, nel dettaglio, la resa dell’impianto evidenziando un’autonomia energetica pari a circa il 60%.
L’abitazione, oggi, è in classe A1 e consuma 73 kW/mq in un anno.
Per qualsiasi dubbio, come sempre, siamo qui.
Buon sole a tutti!